Finanziamento dal “Bando partecipazione” della Regione

Il progetto presentato dal Comune, "La scuola che vorrei", è un percorso condiviso per la riqualificazione degli spazi interni ed esterni dell’istituto comprensivo. Ha preso avvio nel mese di marzo e si concluderà a novembre 2024

Finanziamento dal “Bando partecipazione” della Regione
Finanziamento dal “Bando partecipazione” della Regione

Descrizione

Il Comune di Traversetolo ha ottenuto un finanziamento del “Bando partecipazione” della Regione Emilia – Romagna. Avvierà un progetto partecipativo per la riqualificazione degli spazi dell’istituto comprensivo
 
Il Comune di Traversetolo ha ottenuto un finanziamento di 15mila euro nell’ambito del “Bando partecipazione” della Regione Emilia – Romagna, bando a sostegno dei processi partecipativi che verranno svolti nell’anno 2024. Il progetto presentato dal Comune - La scuola che vorrei - è un percorso condiviso per la riqualificazione degli spazi interni ed esterni dell’istituto comprensivo. Ha preso avvio nel mese di marzo e si concluderà a novembre 2024.
 
La scuola che vorrei si svolge in collaborazione con la primaria D’Annunzio, la secondaria di primo grado Manzoni e con tutte le realtà territoriali che già partecipano alla vita della scuola. È un processo di progettazione partecipata degli spazi della scuola, con particolare attenzione ai cortili e alle aule didattiche comuni, indoor e outdoor.
La scuola che vorrei intende co-progettare con i maestri, le maestre, i bambini e le bambine per arrivare a definire alcuni interventi di ristrutturazione che il Comune potrà realizzare anche in linea con quanto previsto nelle linee di mandato e in coerenza con le attività di manutenzione per l'efficientamento energetico e con le opere in corso nel Parco delle Stelle.
 
“L’obiettivo è mettere a sistema le diverse visioni, con la volontà da parte dell'amministrazione comunale di attuarle, in coerenza con il nostro programma elettorale. Abbiamo voluto creare le condizioni affinché si avvii questo processo, che faciliterà lo sviluppo di una progettazione condivisa – spiega il vicesindaco con delega alla Scuola Elisabetta Manconi -. Il percorso si concentrerà sul miglioramento ambientale ed ecologico delle aree di tutta la scuola. In un’ottica di reciproca assunzione di responsabilità, sarà l'occasione per stipulare un patto fra i partecipanti e la pubblica amministrazione, che poi sarà il soggetto che sceglierà e attuerà alcuni degli interventi di riqualificazione che emergeranno dalle proposte”.
“È un percorso che vuole rafforzare il dialogo tra istituto comprensivo, amministrazione e realtà che gravitano intorno alla scuola – prosegue Manconi -. Ha come focus quello di mettere a punto una prospettiva di riqualificazione della scuola che tenga conto sia delle esigenze concrete sia di una visione e progettazione degli spazi come luoghi di benessere per i nostri bambini e ragazzi e per i docenti. Ci saranno con noi degli esperti che ci aiuteranno a coordinare il percorso”.
 
Bambine e bambini e maestri e maestre saranno coinvolti nel ripensare gi spazi come veri e propri giardini e luoghi di benessere: più ombreggiati, alberati, permeabili e naturali, per essere fruiti di più in primavera e ampliare all’estate attività di scuola all’aperto, doposcuola, campi estivi, iniziative di quartiere. Tutto ciò in linea con alcune delle progettualità che sono già in corso con la scuola.
 
Il progetto è pensato in cinque fasi tra loro progressive.
1) La scuola che vorrei: co-programmazione e avvio del processo
Questa prima fase prevede tra l’altro la costituzione di un Tavolo di negoziazione e di un Comitato di garanzia e l’avvio degli incontri di formazione.
2) La scuola com’è: interviste di ascolto con una o più giornate di interviste a insegnanti, associazioni che operano nella scuola e Tavolo di negoziazione, per capire come gli spazi scolastici vengono usati, quali criticità ci sono e le idee su come gli spazi potrebbero essere utilizzati a scopi educativi.
3) La scuola ideale: conferenza su esperienze e modelli pedagogici
Sarà organizzata una conferenza pubblica per: condividere l’esito delle interviste, mettendo a valore quanto emerso dalla fase di ascolto; approfondire esperienze e modelli innovativi che siano di ispirazione per il lavoro didattico che quotidianamente maestre e maestri fanno in aula coi bambini e le bambine e per i laboratori di coprogettazione e gioco; condividere gli interventi di manutenzione energetica degli edifici scolastici attesi da molto tempo e i lavori di riqualificazione del parco adiacente in fase di avvio.
4) La scuola che vorrei: i laboratori un-box co-progettare giocando con due laboratori di co-progettazione e gioco rivolti a bambini e bambine delle scuole primaria e secondaria di primo grado.
5) La scuola che vorrei: il documento di proposta partecipata e conferenza finale
Questa ultima fase vedrà la stesura del documento finale di proposta partecipata e un evento di restituzione sul percorso svolto.

Data: 29 Marzo 2024

Tipo di notizia

Comunicato Stampa

Ultimo aggiornamento: 29 Marzo 2024, 12:31