Mostra "Bruno Munari. Tutto" alla Fondazione Magnani-Rocca

Nella Villa dei Capolavori di Mamiano la più grande mostra italiana su una delle più iconiche figure del design e della comunicazione visiva del XX secolo, Bruno Munari. Fino al 30 giugno 2024

Mostra
Mostra "Bruno Munari. Tutto" alla Fondazione Magnani-Rocca

Descrizione

Bruno Munari. Tutto
 
Fondazione Magnani-Rocca
Mamiano di Traversetolo - Parma
16 marzo – 30 giugno 2024
 
Alla Fondazione Magnani-Rocca la più grande mostra italiana su una delle più iconiche figure del design e della comunicazione visiva del XX secolo – Bruno Munari – realizzata dopo le memorabili esposizioni della Rotonda della Besana (2007) a Milano, e dell’Ara Pacis (2008) a Roma. 
 
Nella celebre Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma, a pochi passi dalle sale che ospitano opere capitali di Tiziano, Dürer, Van Dyck, Goya, Canova, Renoir, Monet, Cézanne, de Chirico, Morandi, Burri e molti altri, dal 16 marzo al 30 giugno 2024 viene così celebrato uno dei più grandi geni creativi del Novecento, l’ ‘inventore’ Bruno Munari (Milano 1907-1998), definito da Pierre Restany il Leonardo e il Peter Pan del design italiano.
 
Nella mostra sono concentrati settant’anni di idee e di lavori - Munari aveva iniziato la propria attività durante il cosiddetto Secondo Futurismo, attorno al 1927 - in tutti campi della creatività, dall’arte al design, dalla grafica alla pedagogia: proprio per la difficoltà di dirimere chiaramente i territori linguistici da lui affrontati nel corso del tempo, la rassegna – articolata in cinque sezioni, Essere nel tempo, Dalle due alle tre alle quattro dimensioni, Sperimentare il limite, Annullare il tempo, Scoprire il mondo - non è suddivisa per tipologie o per cronologia, ma per attitudini e concetti, in modo da poter mostrare i collegamenti e le relazioni progettuali tra oggetti anche apparentemente molto diversi l’uno dall’altro.
 
A rappresentare la cifra identitaria dell’arte di Munari, è la totalità, per la complessità, totalizzante appunto, delle sue estrinsecazioni. Questo instancabile ricercatore si è occupato davvero di tutto e di tutto in modo geniale. Nel corso della sua peregrinazione multimediale ha saputo trovare soluzioni sorprendenti e originali unendo il rigore dell'analisi alla semplicità della fantasia, nel rifiuto di ogni retorica. La creatività era per lui un patrimonio comune dell'umanità.
 
Grafica, oggetti, opere d’arte, Tutto risponde a un metodo progettuale che si va precisando con gli anni, con i grandi corsi nelle università americane e con il progetto più ambizioso, che è quello dei laboratori per stimolare la creatività infantile, che dal 1977 sono tuttora all’avanguardia nella didattica dell’età prescolare e della prima età scolare. La volontà sorridente e maieutica di “tirar fuori” dalle persone e dalle cose del mondo quello che vi si nasconde, ma che aspetta solo di essere sollecitato per venire alla luce, arricchendo le possibilità della vita quotidiana e di una maggior serenità e conoscenza del mondo, costituisce la chiave di lettura del suo lavoro.
 
Il lavoro di Munari negli ultimi anni è stato oggetto di una rinnovata attenzione, finalmente anche in campo internazionale, dopo i riconoscimenti ottenuti in vita, soprattutto in Paesi quali il Giappone, gli Stati Uniti, la Francia, la Svizzera e la Germania, oltre naturalmente all’Italia.
 
“Munari - spiega Marco Meneguzzo insigne studioso munariano e curatore della mostra - è una figura molto attuale nella società liquida odierna, nella quale non ci sono limiti fra territori espressivi. È un esempio di flessibilità, di capacità di adattamento dell’uomo all’ambiente. Il suo metodo consiste nello scoprire il limite delle cose che ci circondano e di volerlo ogni volta superare”. 
 
Un ricco catalogo con un saggio del curatore Meneguzzo (insieme a Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione Magnani-Rocca), con inediti contributi critici centrati su singoli “casi-studio” dei più importanti studiosi di Munari, oltre alla pubblicazione di tutte le circa 250 opere esposte, viene edito da Dario Cimorelli Editore. I casi-studio mostrano come ogni segno, ogni atto, ogni progetto, ogni oggetto di Munari siano il frutto della consapevolezza del metodo che lui stesso ha elaborato tra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, e messo in pratica per gli altri cinquant’anni della sua attività. 
 
 
Bruno Munari. Tutto
Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma). 
Dal 16 marzo al 30 giugno 2024. Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Aperto anche 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno. Lunedì chiuso, aperto Lunedì di Pasqua.
Ingresso: € 14 valido anche per le Raccolte permanenti e il Parco romantico - € 12 per gruppi di almeno quindici persone - € 5 per le scuole e sotto i quattordici anni. Il biglietto comprende anche la visita libera agli Armadi segreti della Villa. Per meno di quindici persone non occorre prenotare, i biglietti si acquistano all’arrivo alla Fondazione.
Informazioni e prenotazioni gruppi: 
tel. 0521 848327 / 848148   info@magnanirocca.it   www.magnanirocca.it   
Il sabato ore 16.30 e la domenica e festivi ore 11.30, 16, 17, visita alla mostra ‘Munari’ con guida specializzata; è possibile prenotare a segreteria@magnanirocca.it , oppure presentarsi all’ingresso del museo fino a esaurimento posti; costo € 19 (ingresso e guida). 
Mostra e Catalogo (Dario Cimorelli Editore) a cura di Marco Meneguzzo e Stefano Roffi, con ampio saggio di Marco Meneguzzo e casi-studio trattati da Pierpaolo Antonello, Mauro Carrera, Cristina Casero, Alessandro Castiglioni, Marzia e Maurizio Corraini, Elena Dellapiana, Marco Ferreri, Ali Filippini, Beppe Finessi, Gabriele Gimmelli, Walter Guadagnini, Steven Guarnaccia, Fernando Miglietta, Enrico Morteo, Andrea Piccardo, Stefano Roffi, Alberto Saibene, Silvana Sperati, Aldo Tanchis, Luca Zaffarano, Riccardo Zelatore.
 
La mostra è realizzata grazie al contributo di: 
Fondazione Cariparma, Crédit Agricole Italia
Media partner: Gazzetta di Parma, Kreativehouse. 
Con la collaborazione di: AXA XL Insurance e Aon
Angeli Cornici, Bstrò, Cavazzoni Associati, Società per la Mobilità e il Trasporto Pubblico.
 

Data: 20 Marzo 2024

Tipo di notizia

Notizia

Ultimo aggiornamento: 20 Marzo 2024, 11:18