Sivizzano, dall'alto della sua collina domina le valli circostanti in un ininterrotto susseguirsi di prati e boschi che una ricca fauna rende floridi e vitali.
Percorrendo le antiche carraie si vedono ancora esemplari dei secolari castagneti che caratterizzavano la zona e nei profondi dirupi che scendono alle "Valli" di Gabbiola è rimasta intatta quella flora selvatica di pruni, biancospini e ginepri che in primavera diffonde colore e profumo.
La chiesetta con canonica attigua risale al 1500 ma già dipendeva da Traversetolo nel 1230 come cappella.