Approvato il "Cura Italia", tutte le misure del Governo Conte

Via libera al "Cura Italia". Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, del Ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo e del Ministro della salute, Roberto Speranza, ha approvato il decreto-legge che introduce misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il decreto interviene su quattro fronti principali e altre misure settoriali:
- Finanziamento e altre misure per il potenziamento del Sistema sanitario nazionale, della Protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza;
- Sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito;
- Supporto al credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese, tramite il sistema bancario e l’utilizzo del fondo centrale di garanzia;
- Sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi nonché di altri adempimenti fiscali ed incentivi fiscali per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti che restano in servizio.
- Tali provvedimenti si aggiungono a quelli già adottati d’urgenza dal Governo per evitare che la crisi transitoria delle attività economiche indotta dall’epidemia di Covid-19 produca effetti permanenti, come la scomparsa definitiva di imprese nei settori maggiormente colpiti. In particolare, con i precedenti interventi, sono stati sospesi adempimenti tributari e pagamenti di contributi e mutui per gli abitanti della ex “zona rossa”, sono stati aperti gli ammortizzatori sociali a soggetti che in condizioni ordinarie non ne beneficiano, sono state potenziate le modalità di lavoro a distanza ed è stato garantito sostegno al settore del turismo.
Potenziamento del sistema sanitario nazionale, della Protezione Civile
e degli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell'emergenza
Il Governo ha mobilitato tutte le risorse necessarie, pari a circa 3,2 miliardi di euro, per garantire la dotazione di personale, strumenti e mezzi al sistema sanitario, alla protezione civile e alle forze dell’ordine per assistere le persone colpite dalla malattia e per la prevenzione, la mitigazione e il contenimento dell’epidemia.
- Il Fondo emergenze nazionali viene incrementato complessivamente di 1,65 miliardi;
- Vengono individuate le coperture per le 20.000 assunzioni già deliberate per il sistema sanitario nazionale. Sono state adottate misure straordinarie per il reclutamento di personale sanitario, anche in deroga alla normativa sul pubblico impiego. Viene inoltre previsto l’accesso al SSN di personale sanitario, con contratto a tempo determinato di un anno. Le Regioni potranno quindi rideterminare i propri piani di fabbisogno del personale.
- Lo stanziamento di risorse per gli straordinari del personale sanitario viene incrementato di 150 milioni di euro per il 2020.
- Viene garantita l’assistenza in caso di sostituzione del medico di medicina generale, prevedendo la possibilità di conferire incarichi provvisori a laureati abilitati, iscritti al corso di formazione di medicina generale o ai corsi di specializzazione.
- Viene finanziato l’aumento dei posti letto in terapia intensiva e nelle unità di pneumologia e malattie infettive (anche in deroga ai limiti di spesa) mentre le strutture private devono mettere a disposizione il personale sanitario in servizio, i locali e le proprie apparecchiature (per un costo di 340 milioni).
- Viene autorizzata Invitalia a erogare finanziamenti agevolati o contributi a fondo perduto alle imprese produttrici di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale (50 milioni).
- La Protezione Civile potrà disporre la requisizione da soggetti pubblici o privati di presidi sanitari e medico-chirurgici e di beni mobili necessari per fronteggiare l’emergenza sanitaria. I Prefetti potranno disporre la requisizione di alberghi o altri immobili aventi analoghe caratteristiche per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria (150 milioni).
- Sarà possibile incrementare il personale medico e infermieristico militare con una ferma eccezionale di un anno, mentre vengono potenziati i servizi sanitari militari. L’INAIL potrà assumere a tempo determinato 200 medici specialisti e 100 infermieri, mentre viene incrementato lo stanziamento a favore dell’Istituto Superiore di Sanità per far fronte alle esigenze di sorveglianza epidemiologica (il totale di questi interventi assomma a 64 milioni).
- Ove non sia possibile reclutare nuovo personale, viene prevista la possibilità di trattenere in servizio il personale del Sistema Sanitario Nazionale che avrebbe i requisiti per la pensione.
- Viene prevista una deroga alle norme di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie, per consentire l’esercizio temporaneo sul territorio nazionale a chi ha conseguito una professione sanitaria all’estero, regolata da specifiche direttive dell’Unione Europea.
Sostegno ai lavoratori e garanzia dei redditi
Nessuno perderà il proprio posto di lavoro a causa dell’epidemia. Con uno stanziamento di 10,4 miliardi di euro viene garantita la tenuta dell’occupazione e dei redditi, potenziando l’intero impianto degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione e fondo di integrazione salariale) per l’intero territorio nazionale e per tutti i settori produttivi, incluse le attività con meno di 5 dipendenti. Analoga attenzione è rivolta a quelle condizioni lavorative che per la loro natura autonoma o atipica non hanno generalmente accesso ai principali ammortizzatori sociali. A tal fine si è intervenuti per assicurare un sostegno al reddito per i lavoratori non coperti dalla Cassa integrazione in deroga, come gli stagionali, inclusi quelli del settore del turismo, gli autonomi, tra cui i lavoratori del settore dello spettacolo, i lavoratori a tempo determinato.
- La Cassa integrazione in deroga viene estesa per l’intero territorio nazionale, per tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi. I datori di lavoro, anche le aziende con meno di 5 dipendenti, che sospendono o riducono l’attività a seguito dell’emergenza epidemiologica possono ricorrere alla cassa integrazione guadagni in deroga con la nuova causale “Covid-19” per la durata massima di 9 settimane. Tale possibilità viene estesa anche alle imprese che già beneficiano della Cassa integrazione straordinaria.
- Nel Fondo Integrazione Salariale che normalmente copre le aziende da 5 a 50 dipendenti si potrà prendere l’assegno ordinario in deroga tra i 5 e i 15 dipendenti ed è prevista una deroga al limite di tiraggio.
- Indennizzo di 600 euro per i lavoratori autonomi e le partite IVA. L’indennizzo va ad una platea di quasi 5 milioni di persone: professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo, lavoratori agricoli.
- Vengono sospese le procedure di licenziamento avviate dopo il 23 febbraio 2020 per i due mesi successivi alla data di entrata in vigore del decreto. In questo periodo, il datore di lavoro, indipendentemente dal contratto, non può recedere dal contratto per giustificato motivo oggettivo, fra cui il licenziamento per motivi economici.
- Il Fondo residuale viene incrementato di 300 milioni di euro come fondo residuale per coprire tutti gli esclusi dall’indennizzo di 500 euro, compresi i professionisti ordinisti.
- Incentivi e contributi per la sanificazione e sicurezza sul lavoro – Per le imprese vengono introdotti incentivi per gli interventi di sanificazione e di aumento della sicurezza sul lavoro, attraverso la concessione di un credito d’imposta, nonché contributi attraverso la costituzione di un fondo INAIL; contributi sono previsti anche per gli enti locali attraverso uno specifico fondo.
- Incentivi ai lavoratori – Ai lavoratori con reddito annuo lordo fino a 40.000 euro che nel mese di marzo svolgono la propria prestazione sul luogo di lavoro (non in smart working) viene riconosciuto un incentivo di 100 euro (in proporzione ai giorni lavorati).
- Viene previsto l’utilizzo degli operatori impiegati in servizi socio-assistenziali dei Comuni.
- A sostegno dei genitori lavoratori, a seguito della sospensione del servizio scolastico: congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi al 50% trattamento retributivo; in alternativa, voucher da 600 euro.
- Incremento, in caso di handicap grave, fino a 12 giorni del permesso retribuito per i fruitori della legge 104.
- Per i dipendenti della Pubblica Amministrazione vengono messe a disposizione le dotazioni informatiche (computer portatili e tablet) necessarie per consentire lo svolgimento del lavoro agile. Per il settore pubblico e per quello privato è stabilito che il periodo di malattia o quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria sia equiparato alla malattia.
Sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese tramite il sistema bancario
In una fase di contrazione economica come quella a cui il Paese va incontro è vitale fare ogni sforzo per evitare che gli effetti sull’economia reale si trasferiscano al settore del credito. Tanto le famiglie quanto le imprese rischiano di vedere significativamente erose le proprie entrate e ciò pregiudica la loro capacità di far fronte ad impegni finanziari pregressi e potrebbe rendere anche difficoltoso l’accesso al credito. Il Governo intende scongiurare con forza questa eventualità e ha destinato 4,8 miliardi, con un effetto volano per circa 350 miliardi, per assicurare la necessaria liquidità alle famiglie e alle imprese.
L’intervento del Governo sul fronte della liquidità si articola su quattro strumenti principali ed alcune misure di dettaglio.
- Moratoria sui prestiti. Le micro (le cc.dd. partite IVA), piccole e medie imprese (PMI) beneficerebbero di una moratoria su un volume complessivo di prestiti stimato in circa 220 miliardi di euro. Vengono congelate fino al 30 settembre linee di credito in conto corrente, finanziamenti per anticipi su titoli di credito, scadenze di prestiti a breve e rate di prestiti e canoni in scadenza. Una parte di queste somme è composta da somme già erogate che avrebbero dovuto essere restituite, rappresentando di fatto un nuovo prestito della banca fino al 30 settembre, mentre l’altra parte è composta da nuovi finanziamenti che l’impresa può ottenere facendo ricorso alla linea di credito che viene congelata.
- Potenziamento per un miliardo del Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi, anche per la rinegoziazione dei prestiti esistenti. Sommando i finanziamenti in essere e quelli nuovi, l’obiettivo è consentire garanzie per oltre 100 miliardi complessivi di finanziamento alle imprese da parte del Fondo Centrale di Garanzia. Le modifiche principali riguardano:
- la gratuità della garanzia del Fondo, con la sospensione dell'obbligo di versamento delle previste commissioni per l'accesso al Fondo stesso;
- l'ammissibilità alla garanzia di operazioni di rinegoziazione del debito;
- l'allungamento automatico della garanzia in caso di moratoria o sospensione del finanziamento per l’emergenza coronavirus;
- la previsione, per le operazioni di importo fino a 100.000 euro, di procedure di valutazione per l’accesso al Fondo ristrette ai soli profili economico-finanziari al fine di ammettere alla garanzia anche imprese che registrano tensioni col sistema finanziario in ragione della crisi connessa all’epidemia;
- estensione del limite per la concessione della garanzia da 2,5 milioni a 5 milioni di finanziamento;
- estensione a soggetti privati della facoltà di contribuire a incrementare la dotazione del Fondo PMI (oggi riconosciuta a banche, Regioni e altri enti e organismi pubblici, con l'intervento di Cdp e di Sace);
- facilitazione per l’erogazione di garanzie per finanziamenti a lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori individuali;
- estensione dell’impiego delle risorse del Fondo.
- Garanzia dello Stato a favore di CDP per fornire provvista alle banche che finanziano imprese medio grandi che non beneficiano del Fondo PMI. Garanzia di 500 milioni con un moltiplicatore di 20, quindi si stima fino a 10 miliardi di nuova finanza.
- Incentivo alle imprese bancarie e industriali a cedere i loro crediti incagliati o deteriorati mediante la conversione delle loro Attività Fiscali Differite in Crediti di imposta. L’intervento libera nuove risorse liquide per le imprese e consente alle banche di dare nuovo credito, consentendo nuova finanza bancaria per le imprese fino a 10 miliardi.
Fra le altre misure, segnaliamo:
- Rafforzamento dei Confidi per le microimprese, attraverso misure di semplificazione.
- Viene esteso il fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa, aggiungendo una nuova causale a supporto della richiesta di sospensione. Si tratta del Fondo Gasparrini che prevede la possibilità, per i titolari di un mutuo contratto per l'acquisto della prima casa, di beneficiare della sospensione del pagamento delle rate al verificarsi di situazioni di temporanea difficoltà.
- Immediata entrata in vigore del “volatility adjustment” per le assicurazioni.
- Norma proroga termini e possibilità di riparto parziale di indennizzo per i risparmiatori attingendo al FIR.
Sospensione dei versamenti fiscali e contributivi
Con il decreto-legge appena approvato il Governo ha introdotto una serie di norme che prevedono uno stanziamento complessivo di 2,4 miliardi di euro, con l’effetto di sospendere tributi e contributi per complessivi 10,7 miliardi di euro. Viene stabilito il differimento delle scadenze e la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi (per tutte le imprese di piccola dimensione e senza limiti di fatturato per le imprese operanti nei settori più colpiti); della riscossione e invio delle cartelle esattoriali; degli atti di accertamento e dei pagamenti dovuti per i diversi provvedimenti di sanatoria fiscale. Inoltre, il decreto prevede un credito di imposta per il proprietario di locali commerciali che rinuncia a parte dell’affitto del mese di marzo. Sempre in ambito fiscale è stato incentivato, mediante l’estensione delle detrazioni/deduzioni, il contributo del settore privato al finanziamento del contrasto dell’epidemia e delle cure sanitarie.
- Sospensione, senza limiti di fatturato, per settori più colpiti – Per gli operatori dei settori più colpiti dalla crisi vengono sospesi i versamenti di contributi e ritenute per lavoratori dipendenti di marzo ed aprile. I settori interessati sono: turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cultura (cinema, teatri), sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse.
- Sospensione per contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro – Versamenti IVA, ritenute e contributi di marzo.
- Differimento scadenze – Per gli operatori economici ai quali non si applica la sospensione, il termine per i versamenti dovuti al 16 marzo viene posticipato al 20 marzo.
- Viene sospeso il pagamento del canone di concessione e del prelievo erariale dei centri scommesse.
- Disapplicazione della ritenuta d’acconto per professionisti senza dipendenti sulle fatture di marzo ed aprile.
- Sanificazione: viene introdotto un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per la sanificazione dei luoghi di lavoro, con un tetto al beneficio di 20 mila euro.
- Incentivi ai lavoratori: 100 euro in più in busta paga per i lavoratori che a marzo svolgono la prestazione sul luogo di lavoro (quindi non in smart working), in proporzione ai giorni lavorati. Spetta ai lavoratori con reddito fino a 40 mila euro.
- Sospensione dei termini per le attività di Agenzia entrate;
- Sospensione dei termini per la riscossione di cartelle esattoriali, per saldo e stralcio e per rottamazione-ter, sospensione dell’invio nuove cartelle e sospensione degli atti esecutivi.
- Donazioni COVID-19 – la deducibilità delle donazioni effettuate dalle imprese ai sensi dell’articolo 27 L. 133/99 viene estesa; inoltre viene introdotta una detrazione per le donazioni delle persone fisiche fino a un beneficio massimo di 30.000 euro.
- Affitti commerciali – A negozi e botteghe viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo.
- Vengono sospesi i termini del processo tributario.
- Slitta dal 7 al 31 marzo il termine entro il quale i sostituti di imposta devono trasmettere la certificazione unica
- Si sposta dal 28 al 31 marzo 2020 la scadenza entro cui gli enti terzi (fra cui banche, assicurazioni, enti previdenziali e amministratori di condominio) devono inviare i dati utili per la dichiarazione dei redditi precompilata.
- Prorogato al 5 maggio 2020 il giorno in cui la dichiarazione precompilata sarà disponibile per i contribuenti sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
- Spostata dal 23 luglio al 30 settembre 2020 la scadenza per l’invio del 730 precompilato.
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