Regione: approvato il piano per i test sierologici

Via libera dalla giunta della Regione Emilia-Romagna al piano sui test sierologici. Confermato il “no” al “test fai da te” per i privati cittadini, che potranno sottoporsi al test solo con prescrizione medica e a pagamento. A carico del sistema sanitario rimane invece il costo dell’eventuale tampone di verifica di positività.
Solo il medico di fiducia potrà valutare l’appropriatezza dell’esame - che deve essere richiesto dal paziente senza presentarsi in ambulatorio, ma telefonicamente - e quindi decidere l’effettiva necessità di effettuare il test nel momento opportuno. Il cittadino entrerà in un percorso strettamente regolato e controllato dal sistema sanitario pubblico, a tutela e garanzia della sicurezza come è stato sin da inizio emergenza. E se il test sarà positivo, scatterà da subito l’isolamento precauzionale, in attesa dell’effettuazione del tampone oro-faringeo di verifica, a cura del Servizio sanitario regionale.
Viene poi prevista entro fine mese l’implementazione dei laboratori privati autorizzati dalla Regione, attualmente 40 (vai all'elenco in continuo aggiornamento), con l’autorizzazione ad operare per tutte le strutture valutate positivamente. Ciò per garantire la prosecuzione delle campagne di screening di massa volute dalla Regione.
La Regione ha inoltre indicato un costo di riferimento medio, pari a 25 euro, per tutte le tipologie di test effettuati (rapido, standard IgC e standard IgM).
Per quanto riguarda le imprese, il Piano conferma la massima semplificazione burocratica. I datori di lavoro che volontariamente decidono di effettuare lo screening sierologico sui propri dipendenti (ad oggi 600 le aziende che hanno fatto richiesta), devono semplicemente comunicare alla Regione l’avvio del programma, indicando il laboratorio scelto tra quelli autorizzati. Chi avesse già fatto domanda, non dovrà fare ulteriori comunicazioni, se ha già individuato come riferimento un laboratorio autorizzato.