Commercio, bar e ristorazione: le regole per riaprire - Comune di Traversetolo

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Commercio, bar e ristorazione: le regole per riaprire

Commercio, bar e ristorazione: le regole per riaprire

 
Commercio, bar e ristorazione: le regole per riaprire

Numero di clienti contingentato in base alle dimensioni dei locali, percorsi differenziati di entrata e uscita, ingressi scaglionati, dispenser per disinfettare le mani e, naturalmente obbligo di guanti e mascherine per tutti nel caso in cui non sia possibile mantenere il distanziamento interpersonale. E ancora: pulizia e igienizzazione quotidiana degli ambienti e, nei negozi di vestiti e calzature, disponibilità di guanti usa e getta obbligatori per toccare gli articoli.

Sono alcune delle principali misure anti-contagio contenute nel protocollo varato dalla Regione Emilia-Romagna per gli esercenti di bar, ristoranti, negozi al dettaglio, centri commerciali, e per gli ambulanti che vorranno ripartire sia singolarmente, sia all’interno di mercati, fiere e mercatini degli hobbisti.

Misure che i sindaci potranno ulteriormente regolamentare ulteriormente per mezzo di ordinanze, in base alle necessità del proprio territorio.

Per tutti i tipi di attività,  che siano al chiuso o all’aperto, le regole si fondano su alcuni pilastri: informazioni costanti e dettagliate alle persone sui comportamenti da osservare per garantire la sicurezza e contrastare il rischio di contagio; organizzazione degli spazi  funzionali al distanziamento sociale tra dipendenti, operatori e clienti; dotazione al personale dei dispositivi di sicurezza personale  (mascherine, guanti, cuffie, occhiali, camici…) anche in base al tipo di mansione oltre a un’adeguata formazione per un uso corretto.


Negozi, centri commerciali, ambulanti, fiere e mercati

Si comincia con l’ingresso dei clienti nei negozi, che dovrà essere accompagnato da cartelli informativi – nelle zone turistiche anche in inglese - con i comportamenti da assumere, a cominciare dalla distanza di almeno un metro tra le persone. In ogni caso, per evitare assembramenti, dove è opportuno e possibile occorrerà prevedere percorsi differenziati di entrata e uscita dai locali, ingressi scaglionati garantiti anche con l’estensione dell’orario di apertura, presenze contingentate in base alle dimensioni locale (fino a, 40 mq una persona alla volta e al massimo due operatori). Possibile anche l’installazione di un sistema “elimina code” all’ingresso per evitare la formazione di file, ordini telefonici e acquisti online se compatibili con i prodotti in vendita, e massima attenzione al momento del pagamento con contanti o con il POS portatile che dovrà essere disinfettato al termine di ogni operazione.

Anche gli ambienti comuni, così come quelli riservati ai dipendenti, dovranno essere puliti ed igienizzati – in base alle regole previste dalla Regione - almeno due volte giorno e ben areati.

Dovrà inoltre essere garantita una grande disponibilità e accessibilità a sistemi e dispenser per disinfettare le mani, soprattutto vicino a tastiere, touch screen e alle casse, che potranno essere corredate anche di opportune segnalazioni a terra e protezione, come ad esempio barriere in plexiglass, per garantire la distanza tra le persone. Il distanziamento interpersonale di almeno un metro dovrà essere garantito anche durante gli acquisti, con una corretta distribuzione dei prodotti in vendita oltre a spazi adeguati tra gli scaffali.

Addetti e clienti, in caso non si possa mantenere la distanza di un metro, dovranno indossare le mascherine e usare guanti "usa e getta" in particolare per l’acquisto di alimenti e bevande.

I negozi di abbigliamento dovranno essere forniti di guanti monouso per i clienti per toccare gli articoli, pulire e disinfettare ogni giorno le cabine di prova.

Queste disposizioni valgono anche tutti gli esercizi collocati all’interno di Centri commerciali. In caso di attività come banche o servizi alle persone che attraggono molti clienti possono essere necessarie particolari misure.

Regole specifiche, inoltre, per la gestione dei parcheggi all’aperto, interrati o multipiano, con segnalazione dei percorsi e dei varchi di ingresso e di uscita al centro. Il metro di distanza deve essere garantito anche su rampe e scale mobili così come negli ascensori. L’unica deroga per il distanziamento riguarda le persone che appartengono allo stesso nucleo familiare.

Stesse regole, ovviamente commisurate al numero di accessi, per quanto riguarda gli ingressi e le uscite, che dovranno essere gestiti per garantire una distribuzione ottimale, con la definizione di percorsi interni attraverso segnaletica adesiva sui pavimenti e I’uso di mascherine da parte dei clienti.

Per quanto riguarda i servizi igienici - che dovranno essere puliti e disinfettati più volte al giorno - si dovrà fissare un numero massimo di presenze contemporanee.

Anche nel caso delle attività di commercio al dettaglio che si svolgono su aree pubbliche come mercati, fiere e mercatini degli hobbisti, valgono le indicazioni di carattere generale per garantire la sicurezza di operatori e clienti. I Comuni che ospitano le attività dovranno regolamentarne la gestione, in accordo con i titolari dei posteggi, individuando le misure più efficaci in base al contesto per assicurare il distanziamento ed evitare gli assembramenti anche con corsie a senso unico, l’impiego di segnaletica orizzontale o in prossimità dei banchetti fino all’ampliamento dell’area del mercato con un maggiore distanziamento dei posteggi.

A carico dei titolari le operazioni di pulizia quotidiana, prodotti igienizzanti per le mani in ogni banco, il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro dagli altri operatori anche nelle operazioni di carico e scarico, l’uso dei dispositivi di protezione personale.

In caso di vendita di abbigliamento vanno previsti guanti monouso per la clientela e per i capi usati è obbligatoria l’igienizzazione.

Queste stesse condizioni ed indicazioni vanno applicate anche nei casi di banchi singoli non inseriti in fiere o mercati e per il commercio itinerante su mezzi motorizzati.


Ristorazione

Viene ribadito che all’ingresso del locale dovrà essere installata un’apposita cartellonistica, in italiano e inglese, per ricordare agli avventori le norme di comportamento da seguire. Per evitare assembramenti è prevista, se possibile, la separazione degli accessi in entrata e uscita, oltre al ricorso a sistemi di prenotazione telefonica e digitale con scaglionamento delle presenze. Assolutamente sconsigliato l’uso di appendiabiti in comune, il servizio guardaroba viene fornito solo se è possibile evitare il contatto tra gli abiti e gli altri oggetti personali dei diversi ospiti, ad esempio gli ombrelli.

Passando all’organizzazione degli spazi interni, i tavoli sono distribuiti in modo da garantire la distanza di almeno un metro tra le persone sedute, fatta eccezione per gli ospiti che appartengono allo stesso nucleo famigliare o che alloggiano nella stessa camera, nel caso di un albergo, o comunque tutte le eccezioni previste dalle norme vigenti. La raccomandazione, comunque, è di privilegiare la sistemazione dei tavoli all’aperto, attraverso dehors o soluzioni simili, quando è possibile.

Il personale di sala dovrà ovviamente indossare le mascherine in tutti i casi ove non sia possibile mantenere il distanziamento di almeno un metro. Vietati buffet a self-service, mentre è consentito un servizio di selezione di cibi esposti distribuiti dal personale di sala. Si consiglia l’adozione di menu digitali su dispositivi dei clienti o, in alternativa, si procede alla igienizzazione dei menu dopo ogni uso. La biancheria da tavolo va sostituita ad ogni cambio di cliente, cosi come l’igienizzazione dei tavoli.

L’accesso ai servizi igienici dovrà avvenire evitando assembramenti e i bagni a disposizione dei clienti dovranno essere dotati di prodotti igienizzanti per la pulizia delle mani. Per saldare il conto è preferibile usare sistemi di pagamento digitali (carte di credito, bancomat, ecc.). In ogni caso davanti alla cassa potranno essere collocate barriere di protezione in plexiglass.


Bar

Le regole di accesso ai bar ricalcano quelle adottate per i ristoranti. Quindi ingressi contingentati, affissione cartelli informativi, forme di segnalamento a terra, presenza di dispenser con gel igienizzante. Il servizio al banco deve avvenire con il distanziamento interpersonale di almeno un metro. Tassativamente escluso il fai-da-te, i prodotti in vendita (paste, pizzette, cracker, ecc.) dovranno essere serviti dal personale, possibilmente con servizio ai tavoli. Anche qui distribuiti in modo da garantire la distanza di almeno un metro tra i frequentatori. I tavoli vanno puliti e disinfettati ad ogni cambio di cliente. Si incentivano il take away e la consegna a domicilio.

Per quanto riguarda servizi igienici e sistemi di pagamento, anche per i bar valgono le stesse regole dei ristoranti. Le procedure di sicurezza adottate nei locali interni vanno applicate anche per la gestione degli spazi esterni (dehors), con particolare attenzione per il corretto distanziamento tra i tavoli e la loro pulizia e disinfezione.


Asporto e consegna a domicilio

I cibi da asporto devono essere consegnati in contenitori idonei monouso accuratamente chiusi, sempre nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. Alla consegna del prodotto personale dell’esercizio e clienti sono tenuti ad indossare mascherina e guanti monouso.

Per le consegne a domicilio, su ordinazione telefonica oppure on line, gli addetti sono tenuti ad indossare mascherina protettiva e guanti monouso e all’atto della consegna devono rispettare la distanza di almeno un metro dal cliente. Favoriti i sistemi di pagamento elettronici all’atto dell’ordinazione. Se invece il pagamento viene effettuato in contanti o tramite Pos portatile, l’operatore provvede alla disinfezione delle mani e del Pos dopo ogni operazione.


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