Descrizione
Tullio Carnerini presenta il suo libro “Pietro Carnerini. La natura eclettica di uno scultore nelle arti del primo Novecento”
Un appuntamento da non perdere per "Appuntamenti in Corte. Musica Arte Cultura" edizion autunno 2025. Martedì 23 settembre alle ore 21, nella sempre suggestiva cornice di Corte Agresti, Traversetolo rende omaggio a uno dei suoi figli più illustri con una serata speciale dedicata a Pietro Carnerini (1887–1951). Artista poliedrico – fu scultore, intagliatore, xilografo - seppe dare forma al sacro e al civico attraverso legno, bronzo, marmo e xilografia.
Protagonista dell’incontro sarà Tullio Carnerini, pronipote dello scultore, che presenterà il volume da lui curato “Pietro Carnerini. La natura eclettica di uno scultore nelle arti del primo Novecento”, pubblicato da Massimo Soncini Editore, presente anch’egli alla serata. L’introduzione sarà affidata al vicesindaco con delega alla Cultura Elisabetta Manconi. Un evento che unisce memoria, arte e storia, e che restituisce luce a un artista la cui eredità torna oggi a parlare con forza al presente.
Il libro
Il libro non è solo una biografia, ma un viaggio dentro la storia artistica e civile del Novecento: analizza infatti il contributo di Pietro Carnerini all’arte del Novecento, esaminandolo nel contesto delle diverse influenze culturali in cui ha vissuto. Il percorso artistico dello scultore è stato inevitabilmente plasmato da un secolo complesso e tumultuoso, segnato da due guerre mondiali, dal confronto con le avanguardie e dall’eredità della tradizione classica, in un passaggio cruciale tra due epoche.
Nel libro viene ricordata ed evidenziata anche la straordinaria fioritura artistica di inizio Novecento che visse Traversetolo, dove Carnerini nacque e visse i suoi primi anni e dove si sviluppò una vivace comunità di artisti coetanei con esperienze simili, primo fra tutti Renato Brozzi.
Negli anni lo scultore, e la sua opera, si inseriranno a Parma, diventata un importante laboratorio politico e culturale a livello nazionale - influenzata da eventi come lo sciopero agrario del 1908, il socialismo rivoluzionario e interventista, l’esordio del Futurismo e le barricate del 1922 – per poi passare a lavorare assiduamente anche a Roma, Mogadiscio, Bengasi e Parigi.
L'autore
Tullio Carnerini condivide un ricordo personale e commovente: "Appena prima di morire Pietro Carnerini scrisse un messaggio per me, che allora avevo un anno e che oggi, attraverso questo libro, voglio ricordare. Il messaggio diceva ‘Al pronipote Tullio Carnerini, perché qualche volta si ricordi dello zio Pietro Carnerini.’ Non mi sono e non ci siamo dimenticati di lui. Insieme ai suoi strumenti di lavoro, ho ereditato numerosissime lettere, oggetti, ricordi, articoli di giornale e un compito preciso: far sì che tanto amore per l'arte non venisse disperso, né la sua opera dimenticata, ma anzi collocata all'interno della complessità della prima metà del Novecento."